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Chi sono:
- Simone Tosi
- Nato a gennaio del 1974 a Carpi, diplomato presso l’istituto G. Vallauri, si iscrive a Storia Contemporanea a Bologna. Ha svolto attività ricreative con l’Arciragazzi organizzando campi gioco e soggiorni estivi. Nel 1994 viene nominato segretario della Sinistra Giovanile, incarico che ricopre fino al 1997. Nel 2000 viene nominato responsabile organizzativo dei Ds, tre anni dopo viene eletto Segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, carica che riveste fino alla fine del 2006. In Consiglio comunale ininterrottamente dal 1995 è stato capogruppo (anche nel consiglio delle Terre d'argine. Sposato con Valeria, ha un bambino, Giacomo, di tre anni. Nella Giunta Campedelli: Assessore con delega per le seguenti materie: Pianificazione Urbanistica – Edilizia Privata – Servizi Ambientali ed Energetici.
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Un documento approvato dalla Conferenza dei Capigruppo sulla vertenza Italcarni
FONTE: CARPIDIEM
Nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 27 maggio, il Presidente del civico consesso Giovanni Taurasi ha letto un documento relativo alla vicenda Italcarni: in aula erano presenti tra l’altro diversi dei dipendenti della cooperativa di macellazione impegnati nella vertenza a difesa del loro posto di lavoro. Il documento, un ordine del giorno stilato dalla Conferenza dei Capigruppo e approvato da tutti i Capigruppo consiliari, dal Presidente e dalla Vicepresidente del Consiglio comunale, ricorda come l’azienda abbia aperto una procedura di mobilità per 43 lavoratori e come i dipendenti abbiano respinto il Piano di riorganizzazione. “Preso atto che gli incontri con le parti sociali non hanno avuto esito – si legge nel testo - che sono state proclamate tre ore di sciopero, che il 28 maggio (questa mattina alle ore 12, ndr.) la Rsu Italcarni e una delegazione di lavoratori incontreranno il Sindaco e che il 4 giugno è previsto un nuovo incontro con la direzione della cooperativa riteniamo che queste procedure di mobilità, che coinvolgerebbero in totale 77 lavoratori, abbiano un impatto sociale devastante. E’ prioritario sanare il disavanzo non attraverso licenziamenti ma con adeguate iniziative industriali e commerciali, chiamando in causa anche altri soggetti. Il Consiglio comunale esprime dunque solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori e una forte sollecitazione alla parti sociali perché sia avviato un confronto sindacale con l’intento di trovare le soluzioni idonee, salvaguardando l’occupazione. Invitiamo le parti a valutare l’utilizzo di ammortizzatori alternativi alla messa in mobilità e impegniamo l’amministrazione comunale a proseguire e intensificare l’azione di mediazione tra le parti al fine di trovare una soluzione condivisa per il futuro dell’azienda e dei lavoratori coinvolti”.
Il Sindaco di Carpi Enrico Campedelli ha presentato questa mattina, 20 maggio, nel corso di una conferenza stampa, la Giunta comunale cittadina in una nuova configurazione: dopo l’uscita il mese scorso dalla compagine di governo locale di Miria Ronchetti, nella giornata di ieri Lorena Borsari, fino ad ora Vicesindaco (e con le deleghe a Polizia Municipale e Sicurezza, Tutela del Decoro della città, Amministrazione delle risorse umane e organizzazione del Comune, oltre a Onoranze funebri e Polizia mortuaria) ha infatti firmato anch’essa le proprie dimissioni per motivi personali dalla carica istituzionale occupata dal giugno 2009.
Il primo cittadino ha dunque deciso di redistribuire le deleghe in questo modo affidando in particolare ad Alessia Ferrari, un nuovo ingresso in Giunta, la delega a Cultura, Memoria e Politiche giovanili.
Tra i membri della Giunta comunale già in carica Alberto Bellelli si occuperà di Sociale, Sanità, Casa, Immigrazione, Volontariato e Partecipazione. Cinzia Caruso invece di Finanze e Bilancio, Affari Generali, Servizi Demografici, Sistemi Informatici, Personale. Carmelo Alberto D’Addese avrà poi le deleghe a Lavori Pubblici, Patrimonio Pubblico, Sport e Benessere, Protezione Civile, Polizia locale, Onoranze funebri e Polizia mortuaria. Maria Cleofe Filippi si occuperà invece di Istruzione, Città dei bambini e delle bambine, Pari Opportunità, Unione dei Comuni, Istituto superiore di studi musicali Vecchi-Tonelli. Simone Morelli assommerà le deleghe a Centro storico (Restauro e Conservazione, Regolamentazione), Economia (Industria, Artigianato, Commercio, Agricoltura), Turismo. Assessore alla Pianificazione Urbanistica, all'Edilizia Privata, all’Ambiente, ai Servizi ambientali ed Energetici e alla Comunicazione sarà infine Simone Tosi.
Rimangono in capo al Sindaco Campedelli le materie relative a Cooperazione internazionale, Relazioni con l’Europa, Sviluppo organizzativo dell’ente e quanto non oggetto delle deleghe così redistribuite.
Il numero degli assessori della Giunta carpigiana scende così da 8 a 7, visto che all’uscita di Ronchetti e Borsari ha fatto seguito l’ingresso della sola Ferrari, che avrà anche la delega a Vicesindaco. 25 anni a giugno, laureata in Scienze Giuridiche, impiegata presso una ditta di trasporti, Ferrari rappresenterà in Giunta l’Italia dei Valori.
La nascita di comitati che hanno come obiettivo quello di avere una città sempre più bella, accogliente, che abbia luoghi deputati alla socialità e all’aggregazione, è sempre un fatto positivo. Questo per dire che vedo positivamente la nascita del comitato di cittadini sul tema Parco Lama. Detto questo è opportuno sottolineare con chiarezza alcuni punti, per evitare fraintendimenti e incomprensioni; il primo è che Carpi è dotata di decine di aree attrezzate a parco, di diverse dimensioni, e si doterà in futuro di altri luoghi con questa funzione: basti pensare ad esempio a quello che sorgerà nella zona ex-Silan o del parco che nascerà nei pressi della stazione dei carabinieri. Carpi prima del Piano Regolatore del 2000 aveva una dotazione di 800mila metri quadrati di parchi ed aree verdi: quando il Prg arriverà al suo completamento la nostra città vedrà raddoppiare queste aree che arriveranno complessivamente ad 1 milione e 600 mila metri quadrati di superficie. Con il Prg dieci anni fa si decise di costruire aree verdi e parchi diffusi sul territorio per favorire appunto la socialità e l’aggregazione. L’idea di un parco attrezzato con le dimensioni e le caratteristiche che il Comitato sollecita (un milione di mq) esercita indubbiamente una grande suggestione e un interesse da parte di questo assessorato. Va ribadito però che le priorità che l’amministrazione ha avuto anche dal mandato degli elettori sono quelle di dotare questa città di un Bosco, che per caratteristiche e funzionalità nulla a che vedere con un parco attrezzato: altra priorità che questa amministrazione ha è l’acquisizione dell’area attorno al cimitero cittadino, per realizzare e concretizzare l’idea di creare qui un grande polmone verde, attrezzato e fruibile, di 25 ettari, che colleghi idealmente il cuore della città ovvero il suo centro storico con la periferia, fino a lambire quasi la zona industriale. Se quindi queste sono le priorità la suggestione del Parco Lama diviene per necessità un progetto, un’idea, un sogno che ci interessa, ma dopo il Bosco e il grande parco a ridosso del centro storico. Se l’idea del Parco Lama si trasformasse invece in una proposta per collocare in quella zona il Bosco, cambiando quindi la natura stessa della proposta del Comitato, questa sarà valutata con interesse insieme alle altre proposte che sono state avanzate; e durante il percorso del PSC valuteremo insieme alla città tutta quale soluzione ma soprattutto con quali strumenti metterla in campo: sapendo che è necessario individuare una adeguata collocazione e che il progetto dev’essere compatibile con le risorse economiche dell’ente.
(fonte www.carpidiem.it)
Risposta interrogazione consigliere Paolo Gelli , sull'area verde a ridosso del Cimitero
Pubblico la risposta alla interrogazione del consigliere del PD Paolo Gelli relativa all'area adiacente il cimitero urbano.
Ecco il testo della risposta:
Caro consigliere la vorrei innanzitutto ringraziare per la sua interrogazione che mi da la possibilità di poter ragionare insieme a lei di una area che a mio avviso è il cuore della città, perché di estende dal centro storico fino al limite della tangenziale.
Quest’area per sua natura è votata ad essere un grande polmone verde, già utilizzato dai cittadini di Carpi. Il parco della resistenza o meglio conosciuto come parco del cimitero è stato uno dei primi parchi attrezzati in città e risponde molto bene alle esigenze di aggregazione di una parte importante dei residenti del centro storico; se pensiamo poi all’uso aggregativo e sociale che svolgono gli orti della cappuccina, al parco alle scuole di infanzia, secondarie e superiori che si collocano sul lato nord di questo quadrilatero, si capisce immediatamente la valenza di questa area.
Permettere il collegamento tra il parco del cimitero, il parco Baden Powel e perché no, anche collegare le aree verdi a ridosso del peep attraverso percorsi ciclo-pedonali è sicuramente un progetto ambizioso e complesso, che però ci permette di poter ridisegnare in senso “verde” un pezzo significativo del nostro territorio.
Tutto questo però si scontra con limitate risorse, che è opportuno a mio avviso concentrare alle emergenze ed esigenze contingenti che la nostra comunità sta affrontando in questo difficile momento. Questo però non deve farci immaginare una città che non valorizza i sui luoghi e le sue aree, pensando a progetti di lungo respiro individuando percorsi condivisi con la città e con questo consiglio per riuscire a realizzarli.
- Se tale area sia di proprietà privata o pubblica
L’area presa in esame da questa interrogazione è in parte pubblica, nella punta vicino al semaforo per capirci, l’area alberata tra incrocio via Lenin con via dei cipressi, mentre la restante area è di proprietà privata.
- nel caso sia di proprietà privata , se sia possibile ipotizzare percorsi di acquisizione, da parte dell’amministrazione, di tale area, al fine di dare continuità ad una fascia verde in un una zona centrale di Carpi , che diventerebbe di estensione pari a 25 ettari, e si svilupperebbe dal parco del Cimitero a via Baden Powel.
- Se sia possibile prevedere in tal senso una sistemazione dell’area in questione attrezzandola a grande parco urbano che si collocherebbe all’interno del centro urbano della città.
Rispondo ad entrambe le domande perché legate l’una all’altra.
L’are è soggetta ad un vincolo di rispetto cimiteriale, è interesse dell’assessorato trovare le forme per arrivare all’acquisizione di questa area per le medesime motivazioni che ha portato in premessa a questa interrogazione, premesse che condivido.
In primis l’obbiettivo dovrà essere quello di acquisire l’area senza oneri per l’ente pubblico, poi verrà il tema della progettazione per attrezzare l’area. L’occasione dell’aggiornamento del Piano Regolatore ci permetterà io credo, di poter realizzare almeno entro questo mandato amministrativo l’individuazione delle forme e degli strumenti per divenire proprietari di questa area.
Infine mi corre l’obbligo di fare una precisazione per evitare incomprensioni che potranno nascere alla lettura di questa interrogazione: si consideri che quest’area e questo parco nulla a che vedere però con il progetto del “BOSCO CITTADINO”, che per dimensioni e caratteristiche nulla a che vedere con una area adibita a parco attrezzato.
(fonte: www.carpidiem.it)Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 6 maggio sono state approvate modifiche ed integrazioni a specifici articoli del Regolamento edilizio cittadino, per rettificare errori e apportare adeguamenti a disposizioni normative sovracomunali. Di particolare importanza l’inserimento di un nuovo articolo sulle fonti rinnovabili, particolarmente sulla collocazione di impianti eolici, a biomasse e fotovoltaici in zone agricole, anche ad inseguimento solare. “Intendiamo così salvaguardare l’integrità del territorio e le coltivazioni agricole” ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi in aula. Giuseppe Scarano, responsabile dello Sportello Unico per l'Edilizia, ha illustrato assieme all’architetto Attilio Paladino le tante modifiche all’attenzione del Consiglio, che riguardavano una decina di articoli del Regolamento (la cui prima stesura risale al 1990); dalle recinzioni delle aree cortilive in zona agricola alla posa di alloggiamenti per i cassonetti della raccolta differenziata nei condominii; dalle pensiline alle piccole serre e alle tempistiche di presentazione dei Piani particolareggiati; dalle distanze relative ai balconi rispetto ai confini o a quelle da fronti finestrate fino alle autorimesse che possono diventare alloggi per collaboratori familiari o disabili a condizione che i posti auto vengano ricavati in area libera. Gli impianti fotovoltaici invece in base alle norme che si chiedeva di introdurre potevano essere collocate in aree agricole se di almeno 20 ettari di superficie, a meno che non siano per l’autoconsumo energetico.
Proprio sul tema della posa a terra o sulle strutture edilizie di impianti realizzati per produrre energia per la cessione si è sviluppato un ampio dibattito, con il consigliere Lorenzo Paluan (Carpi a 5 stelle-Rc) che ha chiesto di emendare l’articolo 28 bis, quello appunto da inserire ex novo nel Regolamento, chiedendo di non autorizzare impianti per la produzione e cessione di energia (quindi maggiori di 20 kw) che rendessero non fruibile il terreno sottostante. E dopo che il consigliere Marco Bagnoli (Pd) si è detto soddisfatto dell’ingresso di queste nuove norme nel Regolamento edilizio e della semplificazione di determinati aspetti anche per diminuire il possibile contenzioso il capogruppo PdL Roberto Andreoli ha invece avanzato una serie di domande all’amministrazione su vari argomenti, sottolineando negativamente come in quella stessa seduta fossero in discussione troppi temi di carattere urbanistico “temi complicati e che prevedono tempi e comportamenti diversi, tanto da rendere i professionisti succubi dei tecnici comunali al momento dell’interpretazione…”.
L’assessore Tosi ha replicato ad alcuni dei quesiti posti da Andreoli: al momento del voto dell’emendamento di Paluan al testo del Regolamento (che così recita: “l’impianto di produzione e cessione dell’energia elettrica da collocare sul terreno dovrà perseguire il minimo impatto sul territorio ricorrendo ad impianti che consentano la fruibilità del terreno sottostante utilizzando le migliori tecnologie possibili”) questo è stato approvato da Pd, IdV, Carpi a 5 stelle-Rc, bocciato dai rappresentanti del PdL, mentre si è astenuta la consigliera Francesca Cocozza (Pd). Al momento del voto finale sull’intero Regolamento modificato il risultato del voto è stato lo stesso.
La Lega non ha nulla da insegnarci
L’assessore Tosi rispnde alle critiche apparse oggi sulla Gazzetta di Carpi, del consigliere comunale della Lega Nord Argio Alboresi,
Sulla qualità dell’aria possiamo prendere lezioni da tanti, ma sicuramente non dalla Lega Nord e non da Alboresi. Ricordo che l’Emilia Romagna ha messo in campo una serie di iniziative per la riduzione delle emissioni di PM10 che altre regioni compresa la Lombardia hanno copiato anni dopo. La Regione e gli enti locali hanno messo in campo incentivi per la trasformazione della alimentazioni delle automobili a GPL\Metano, abbiamo aderito tra i primi comuni e con convinzione a progetti di Bici Sharing, investito sul trasporto pubblico con le linea autobus locali come arianna o diffuso sul territorio il prontobus.
La Lega nord invece di criticare noi, chieda al suo governo di rifinanziare il fondo per il trasporto pubblico tagliato nell’ultima finanziaria in modo draconiano.
Purtroppo sappiamo però che la Lega e la coerenza non vanno a braccetto, infatti a Carpi vogliono che sia il Comune a gestione l’acqua mentre a Roma votano leggi che spingono alla privatizzazione forzata delle aziende di servizio, chiedono il federalismo fiscale, poi tagliano l’unica tassa locale che c’era, cioè l’ICI dicendo che la compenserà da ROMA è questo il federalismo?
Ma non solo, chiedono al Comune di investire sui vigili urbani, cosa che facciamo visto che abbiamo il numero previsto per legge, mentre il loro ministro leghista taglia sulle risorse alla Polizia di Stato, votano a Roma per le centrali atomiche, e sul territorio dicono che non servono.
Sicuramente il problema dell’inquinamento dell’aria è un problema serio che va affrontato con scelte di sistema che devono coinvolgere sicuramente i comuni ma soprattutto le regioni del bacino della valle padana (una delle zone più inquinate d’Europa), con scelte coraggiose, ma capisco che questi ragionamenti non interessano i leghisti locali, più attenti alla polemica spicciola che a risolvere i problemi.
Colgo l'occasione per porgerei i miei più cordiali saluti
Simone Tosi
«Sulla qualità dell’aria possiamo prendere lezioni da tanti, ma sicuramente non dalla Lega Nord e non da Alboresi». E’ questa la secca e immediata risposta dell’assessore all’urbanistica e all’ambiente Simone Tosi all’intervento del consigliere comunale Argio Alboresi: «Purtroppo sappiamo che la Lega e la coerenza non vanno a braccetto, infatti a Carpi vogliono che sia il Comune a gestione l’acqua mentre a Roma votano leggi che spingono alla privatizzazione forzata delle aziende di servizio. chiedono al Comune di investire sui vigili urbani, cosa che facciamo visto che abbiamo il numero previsto per legge, mentre il loro ministro taglia sulle risorse alla polizia. L’inquinamento dell’aria è un problema serio che va affrontato con scelte di sistema che devono coinvolgere i comuni ma soprattutto le regioni del bacino della valle padana, ma capisco che questi ragionamenti non interessano i leghisti locali..
Aria killer a Carpi. Nonostante tutti i provvedimenti antismog e di limitazione del traffico, la qualità dell’aria continua a peggiorare ed ormai ha superato la soglia di sforamenti massimi consentiti dalle normative.
Secondo i più recenti dati di Arpa, dall’inizio dell’anno si è superato ben 39 volte il livello di guardia nelle polveri sottili Pm10, mentre il limite di legge è di 35 sforamenti.
Conferma Mario Poltronieri, responsabile di Legambiente Carpi, che osserva da tempo e da vicino lo stato di salute della nostra aria: «Quest’anno, nonostante i provvedimenti adottati e nonostante l’inverno sia stato particolarmente ricco di precipitazioni che abbattono le polveri, stiamo registrando un livello record di superamenti di Pm 10. Questo dimostra che occorre una decisa inversione di tendenza ed una seria politica per l’ambiente mentre non bastano le iniziative tampone».
Un’analisi dei dati sulla qualità dell’aria consente di verificare il progressivo degrado della salubrità di quanto respiriamo ogni giorno.
Prendendo come riferimento i dati medi puntuali a febbraio, è possibile constatare come gli sforamenti delle polveri sottili siano stati 18 nel 2007, 21 nel 2008, 27 nel 2009 e ben 32 quest’anno.
Da febbraio ad oggi siamo riusciti a superare il numero massimo di 35 sforamenti consentiti, il che comporterà penalizzazioni per il Comune, anche se da tempo a Carpi sono in atto le limitazioni del traffico.
«Se non avessimo attuato questi provvedimenti limitativi - sottolinea Simone Tosi, assessore all’ambiente - probabilmente i dati sarebbero ancor peggiori. Certo le condizioni climatiche di questo inverno non ci hanno favorito ma il problema non sta solo lì».
«Ci attendevamo dal piano traffico attualmente in discussione - replica Legambiente - maggiori indicazioni anche per la tutela contro l’inquinamento atmosferico, ma purtroppo non è stato così. Dal 2002 al 2007 il traffico a Carpi è aumentato del 20 per cento. E’ impensabile limitare i danni per l’aria con un crescendo di immissioni nocive di questo tenore».
«Nella nostra regione - replica l’assessore Tosi - stiamo facendo tanto per rendere più pulita l’aria, basti pensare agli incentivi per utilizzare il metano sulle autovetture. Anche grazie a questo la qualità dell’aria non è peggiorata in modo proporzionale con l’aumento del traffico. Ma lo Stato non ci aiuta».
Nel frattempo arrivano ulteriori segnali di degrado: a febbraio è stato registrato uno sforamento anche nella rilevazione del biossido d’azoto mentre, con la bella stagione, scatta l’allarme ozono.
Un gruppo fantasma
Le cronache raccontano di una riunione infuocata con i vertici modenesi e locali del PDL e i due dissidenti, che in un batter di tacchi, hanno fatto marcia indietro.
Una volta si sarebbe detto “contrordine compagni”…
Comunque se la curiosità c’era tutta sul modo con cui avrebbero condotto la loro “opposizione” se in modo duro o in modo dialogante, la risposta non ci sarà più.
Il dato però di un Pdl che si comporta in modo direi strano, schizofrenico mi verrebbe da scrivere, (spero non offendendo nessuno) c’è tutto.
“L’ordine è ristabilito”, ma vedremo in questi mesi se era una boutade primaverile, che risentiva dei primi caldi, o se era il primo scricchiolio di una frattura ben più profonda di quanto ora vogliano farci credere.
Sta di fatto però che il loro comportamento, almeno dal punto di vista istituzionale dovrà essere chiarito, visto che la comunicazione della nascita in consiglio comunale è stata formalizzata con tanto di atto depositato e protocollato….. ma forse queste sono sottigliezze che ai “ due generatori carpigiani” non interessano.
Dal 3 maggio anche la zona di Carpi ovest sarà interessata dalla raccolta differenziata domiciliare ‘porta a porta’. Con questa procedura i rifiuti delle aziende e delle abitazioni della zona ovest della città, debitamente separati, vengono ritirati direttamente presso aziende ed abitazioni in giorni ed orari prestabiliti. Una scelta, quella fatta da Comune ed Aimag nel 2006 e diventata realtà con un indiscutibile successo, che da più parti viene studiata come esempio da imitare.
Saranno interessate in questa fase 400 aziende e 100 famiglie, che si andranno ad aggiungere ai circa 39.000 residenti e alle 2.160 attività già coinvolti via via nell’iniziativa. La zona interessata da questo ampliamento è quella delimitata a nord da via Guastalla, a est dalla Tangenziale Bruno Losi, a sud da via Ferdinando Castellani Tarabini (la strada di ingresso all’A22), a ovest dall’autostrada A22. Famiglie e titolari di aziende sono già stati contattati direttamente da operatori o incaricati di AIMAG, per raccogliere le esigenze delle ditte in termini di dotazioni e per illustrare tutti i particolari utili da conoscere su questa iniziativa.
“Grazie al contributo delle zone già servite dalla raccolta domiciliare – spiega l’assessore all’Ambiente Simone Tosi - Carpi ha raggiunto, a fine 2009, il 57% di raccolta differenziata. Con il ‘porta a porta’ si è verificato anche nella nostra città che è possibile superare il 75%. Questo ci permetterà non solo di tutelare l’ambiente, ma di prolungare la vita delle discariche”.