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Nato a gennaio del 1974 a Carpi, diplomato presso l’istituto G. Vallauri, si iscrive a Storia Contemporanea a Bologna. Ha svolto attività ricreative con l’Arciragazzi organizzando campi gioco e soggiorni estivi. Nel 1994 viene nominato segretario della Sinistra Giovanile, incarico che ricopre fino al 1997. Nel 2000 viene nominato responsabile organizzativo dei Ds, tre anni dopo viene eletto Segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, carica che riveste fino alla fine del 2006. In Consiglio comunale ininterrottamente dal 1995 è stato capogruppo (anche nel consiglio delle Terre d'argine. Sposato con Valeria, ha un bambino, Giacomo, di tre anni. Nella Giunta Campedelli: Assessore con delega per le seguenti materie: Pianificazione Urbanistica – Edilizia Privata – Servizi Ambientali ed Energetici.

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venerdì 25 dicembre 2009
Una presa di posizione dell'assessore all'Ambiente Simone Tosi

“E' emerso dal recente dibattito in Consiglio comunale sui temi ambientali una distorsione sulla nostra volontà di dotare Carpi di un grande bosco e per questo motivo mi vedo costretto a precisare e puntualizzare quale sia il reale impegno della Giunta su questo punto. Confermiamo senza se e senza ma che questa Giunta nel percorso dell'aggiornamento del proprio strumento di pianificazione e governo del territorio individuerà una area di dimensioni significative da dedicare a grande bosco cittadino. Va ricordato che grazie all'attuale PRG la nostra città passerà da 800mila a più di 1 milione e 500 mila metri quadrati di verde pubblico, dotando Carpi di nuovi e numerosi parchi di dimensioni anche elevate come quello che sorgerà in via Sigonio. Crediamo che aver dotato la città di numerose aree verdi e parchi sia stata una scelta giusta, perché ogni nostro cittadino ha un parco a meno di 300 metri da casa. Sempre questo PRG ha permesso poi di avere aree diffuse sul territorio che sono state riboscate per una superficie di oltre 350mila metri quadrati. Queste sono state le scelte contenute nel PRG del 2000, per avere una città con un più elevato standard di qualità ambientale: noi vogliamo invece con il prossimo Piano dotare la città di un grande bosco che eguagli per dimensioni le diverse aree che il Comune ha già riboscato in questi anni. Abbiamo assistito in questi mesi ad un dibattito fatto più per slogan che basato su idee vere e proprie; a questa amministrazione interessa individuare l'area e trovare le risorse che negli anni ci permetteranno di piantumare piante, cespugli e disegnare sentieri. Vogliamo aprire un cantiere di idee, di proposte, che puntino innanzitutto ad alcuni obbiettivi: trovare l'area con una tempistica congrua, impegnando risorse tangibili e sostenibili, soprattutto in questa fase di crisi economica. Quindi nessun rallentamento, e nessun trabocchetto; l'area che dobbiamo trovare non potrà che essere per le sue dimensioni e caratteristiche al limite della città costruita: se a nord, a sud, a est o a ovest lo dovremo decidere insieme sapendo che la soluzione che dovremo individuare dovrà essere la più economica e seria possibile, perché questo bosco noi lo vorremmo realizzare concretamente e non usarlo come fa qualcuno da specchietto per le allodole in funzione di semplice polemica politica, alla quale questa Giunta si sottrarrà sempre”.
mercoledì 23 dicembre 2009
In riferimento al comunicato stampa diffuso in giornata dalla Diocesi di Carpi sul tema “Tra sussidiarietà ed esternalizzazione”, l’amministrazione comunale interviene con un proprio contributo. Premesso che sarebbe buona norma esprimere valutazioni basandosi su fonti ufficiali e dati certi, anziché su indiscrezioni ufficiose e polemiche costruite ad arte sulla stampa locale, sulla questione, posta dalla riflessione dell’Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, dei ‘tagli in Comune’ sono necessarie alcune precisazioni essenziali. E’ errato parlare di ‘tagli a servizi sociali (Centri di accoglienza), culturali (Biblioteca) e informativi (Quicittà)’ in quanto tutti questi servizi vengono del tutto mantenuti nelle loro attuali composizioni anche per il 2010, anzi per il settore ‘servizi sociali’ e per quello ‘pubblica istruzione’ è previsto un potenziamento, proprio come richiesto nel documento della Diocesi.
 
E’ vero invece che, a fronte della situazione di crisi generale, nazionale e non certo solo carpigiana, dovuta, come noto, in buona parte alle scelte del Governo centrale e al mancato rispetto da parte dello Stato degli impegni presi nei confronti degli enti locali, alcuni servizi verranno riorganizzati operando una razionalizzazione che vedrà una maggiore valorizzazione delle risorse interne.
Anche le affermazioni riguardanti i lavoratori delle aziende appaltatrici di servizi che hanno in essere contratti col Comune sono da considerare errate: si tratta di naturale scadenza di contratti o riduzione di essi. In conclusione l’amministrazione afferma la propria disponibilità e formula l’auspicio che un serio e condiviso dibattito sul tema della ‘sussidiarietà’, nel 2010 in arrivo, possa concretizzarsi con il massimo impegno di tutti i soggetti, pubblici, privati, dell’associazionismo, che stanno lavorando da tempo per dare sempre più opportunità alla nostra comunità.
lunedì 21 dicembre 2009
(dalla gazzetta del 21 dicembre 2009)
L’assessore: «Già chiesti interventi ad Aimag»


«Il tema delle perdite sulla rete idrica è uno dei temi cari a questa amministrazione ed è per questo motivo che già all’indomani del nostro ingresso nella società Aimag abbiamo chiesto interventi su questo versante». Simone Tosi, assessore ai Servizi Ambientali del Comune di Carpi, precisa la posizione della Giunta municipale sulla situazione della dispersione di acqua che l’acquedotto comunale fa registrare ogni anno e che ha superato il milione di metri cubi all’anno. «La nostra rete - puntualizza Tosi - ha una perdita che si attestano attorno al 20-21% e siamo impegnati a ridurla, ma occorre sottolineare che la media regionale è attorno al 23% e quella nazionale è del 32%. Quindi, pur sapendo che questi dati non devono farci credere che il problema è superato, ci dicono però che la nostra performance è decisamente migliore rispetto alla media, dato confermato anche guardando a Comuni di pari dimensioni come Cremona che si attesta al 26%, Rovigo al 27%». E’ noto che le condutture idriche italiane “fanno acqua da tutte le parti”, con punte di dispersione altissime nel sud (a Bari per ogni litro che viene erogato dai rubinetti, un altro si perde in falda) ma l’impegno a migliorare resta un punto fermo per la Giunta municipale. Conferma Tosi: «gli impegni assunti con il gestore di effettuare le necessarie manutenzioni, rinnovare e sostituire quelli parti di rete più obsolete ha già permesso di migliorare di migliorare decisamente la percentuale di perdite di acqua dalla rete». (f.s.)
venerdì 4 dicembre 2009
Il dato della raccolta differenziata relativo al primo semestre del 2009 ci consegna un risultato percentuale che supera ogni nostra più rosea aspettativa: questo 57,1% ci inorgoglisce e ci dice contemporaneamente che la strada intrapresa è quella giusta. Raggiungiamo e superiamo ben un anno prima l’obiettivo provinciale del 55%. Va sottolineato e messo in luce che questo risultato è stato reso possibile dall’ampliamento delle zone di raccolta ‘porta a porta’, e dove si supera presumibilmente il 70\75% di rifiuto differenziato. Questo è stato ottenuto grazie ad un mix di condizioni che hanno visto un lavoro minuzioso fatto di decine e decine di incontri pubblici, di centinaia di contatti personali fatti dagli addetti, da cittadini che hanno creduto e sostenuto queste scelte ed infine da una azienda che ha messo in campo le sue migliori professionalità e capacità. L’obiettivo ora è quello di procedere al completamento della raccolta differenziata ‘porta a porta’ in tutta la cintura urbana entro l’anno, con l’esclusione del centro storico e della zona industriale, che necessitano entrambi credo di uno studio approfondito che ci permetta di adottare le migliori soluzioni possibili. Contiamo ed auspichiamo a questo punto che con l’ulteriore allargamento della raccolta differenziata Carpi (che oggi è al sesto posto nella classifica stilata dalla Provincia tra i comuni più ricicloni) possa puntare a conquistare la testa della classifica, pur facendo rimarcare che tra i comuni capi comprensorio siamo già in vetta”.
mercoledì 2 dicembre 2009

Ambiente e clima gli argomenti di giovedì 3 dicembre

Giovedì 3 dicembre il Consiglio comunale di Carpi è stato convocato dal Presidente Giovanni Taurasi in seduta aperta. Non si discuteranno in questa occasione interrogazioni o delibere ma il tema Tutela dell’ambiente e cambiamenti climatici. Parteciperanno alla seduta, che avrà inizio alle ore 20.30, il Meteorologo Luca Lombroso dell’Osservatorio geofisico dell’Università di Modena e Reggio Emilia e l’assessore all’Ambiente della Provincia di Modena Stefano Vaccari. Oltre a quelli dei rappresentanti dei cittadini che normalmente siedono sui banchi del Consiglio sono previsti interventi anche di esponenti di associazioni ambientaliste e componenti della Consulta comunale tematica.

Questo appuntamento si tiene in vista della quindicesima Conferenza Onu sul clima che si terrà a Copenaghen dal 7 al 18 dicembre prossimo, durante la quale è prevista anche la firma di un nuovo accordo sul clima. La stampa è ovviamente invitata.

file .pdf Programma dei lavori in formato .pdf

Posto un comunicato della Provincia sui dati della raccolta differenziata, credo che il dato su Carpi sia un ottimo dato.

La raccolta differenziata nel modenese nel primo semestre 2009 ha raggiunto la quota del 50,4 per cento con un aumento di oltre quattro punti rispetto allo stesso periodo del 2008, addirittura di oltre dieci rispetto al 2007.

I dati scaturiscono dall'elaborazione delle informazioni condotte dall'Osservatorio provinciale rifiuti in base alle informazioni fornite da Comuni e dai gestori del servizio Aimag, Geovest ed Hera.

«Con questo risultato - sottolinea Stefano Vaccari, assessore all'Ambiente della Provincia di Modena - raggiungiamo l'obiettivo del 50 per cento stabilito dalla legge nazionale per il 2009 e ci avviamo a raggiungere nei prossimi anni quello del 55 per cento previsto dal nostro Piano provinciale rifiuti. La raccolta cresce grazie agli investimenti di enti locali e aziende di servizio ma anche per la crescente sensibilità dimostrata dai cittadini, senza trascurare l'avvio di sistemi innovativi di raccolta porta a porta in diverse realtà e il miglioramento delle stazioni ecologiche. Grazie a questi dati e al potenziamento del termovalorizzatore, il sistema modenese è autosufficiente ed equilibrato, ma soprattutto non avrà bisogno in futuro di nuove discariche».

Tra i Comuni più "ricicloni" si conferma al primo posto Nonantola con il 66,6 per cento, seguito da Castelnuovo Rangone (62,1) e Maranello (59,2); poi vengono Fiorano (57,7), Bastiglia (57,3), Carpi (57,1) e Novi (56,7). Tra le realtà principali Modena sale al 48,6 per cento, Sassuolo al 55,8 per cento. Superano il 50 per cento anche Bomporto, Campogalliano, Cavezzo, Fiorano, Formigine, Marano, Medolla, Mirandola, Ravarino, S.Cesario e Sassuolo; in montagna, zona che tuttora registra le prestazioni più basse (36,3 complessivamente) si distinguono Zocca (47,6) e Pavullo (45,1).

Complessivamente i modenesi hanno "prodotto" nei primi sei mesi di quest'anno 224 mila tonnellate di rifiuti (in linea con i dati dello scorso anno pari a 456 mila in tutto il 2008) di cui 112.830 tonnellate raccolte in modo differenziato e avviate al recupero nelle 215 aziende modenesi del settore.
Nel 2009 è stata completata e rinnovata la rete delle stazioni ecologiche attrezzate: ad oggi sono 62 quelle aperte sul territorio provinciale, di cui almeno una trentina tra nuove o ristrutturate nei soli ultimi tre anni.