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Chi sono:
- Simone Tosi
- Nato a gennaio del 1974 a Carpi, diplomato presso l’istituto G. Vallauri, si iscrive a Storia Contemporanea a Bologna. Ha svolto attività ricreative con l’Arciragazzi organizzando campi gioco e soggiorni estivi. Nel 1994 viene nominato segretario della Sinistra Giovanile, incarico che ricopre fino al 1997. Nel 2000 viene nominato responsabile organizzativo dei Ds, tre anni dopo viene eletto Segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, carica che riveste fino alla fine del 2006. In Consiglio comunale ininterrottamente dal 1995 è stato capogruppo (anche nel consiglio delle Terre d'argine. Sposato con Valeria, ha un bambino, Giacomo, di tre anni. Nella Giunta Campedelli: Assessore con delega per le seguenti materie: Pianificazione Urbanistica – Edilizia Privata – Servizi Ambientali ed Energetici.
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sabato 16 gennaio 2010
Pubblico la parte inerente le politiche territoriali contenute nella relazione previsionale al bilancio 2010 che il sindaco di Carpi Enrico Campedelli ha letto in consiglio giovedì scorso:
POLITICHE TERRITORIALI
URBANISTICA
Come accennato in premessa anche il Comune di Carpi non è sfuggito alla generale crisi del settore edilizio, che ha fatto segnare un notevole decremento delle nuove realizzazioni. Per questo motivo si ritiene opportuno non apportare modifiche al dimensionamento del Piano Regolatore, le cui potenzialità dovrebbero essere sufficienti fino alla sua naturale scadenza del 2012. Sarà invece l’occasione per iniziare il dibattito sul Piano Strutturale Comunale la cui redazione sarà fatta assieme al Comune di Novi di Modena.
Sul fronte della collaborazione tra i quattro Comuni dell’Unione delle Terre d’argine si segnala la formazione della Commissione intercomunale per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio. E’ intenzione di questa amministrazione quindi procedere all’aggiornamento dello strumento di programmazione e governo del territorio, dotando Carpi di un suo Piano Strutturale (PSC), di un nuovo Regolamento edilizio urbano e di un Piano Operativo. Queste dotazioni saranno gli strumenti per governare lo sviluppo futuro della città per i prossimi decenni. Con l’inizio della fase di elaborazione del PSC sarà opportuno aprire un confronto di idee con la città e nella città, sperimentando nuove formule di urbanistica partecipata: in quanto sarà necessario studiare quartiere per quartiere forme e strumenti per riqualificare parti di città sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista energetico. Saremo chiamati ad individuare gli assi fondamentali delle infrastrutture e dei collegamenti con la provincia, la regione e l’Europa, definendo insieme quale ruolo vogliamo dare a Carpi.
L’idea di una “crescita sostenibile” della città ha guidato da sempre le scelte delle amministrazioni comunali che si sono succedute. L’idea della realizzazione di un grande bosco in città è nel segno della continuità di questa linea guida di sviluppo urbano. Come abbiamo ribadito più volte e deciso con un ordine del giorno in questo Consiglio. Crediamo che questa scelta dia il segno e il senso dello sforzo che vogliamo mettere in campo su una serie di politiche e strumenti che caratterizzino Carpi come una città impegnata a valorizzare il suo patrimonio verde e che mette in campo politiche ambientali serie e rigorose.
Il Prg2000 è uno strumento che ha permesso di creare nuove opportunità di sviluppo: basti pensare che grazie alla perequazione sono stati ceduti all’ente locale terreni per aumentare la dotazione di verde pubblico o di aree per politiche abitative integrate. Carpi prima del Prg2000 aveva una dotazione di aree verdi, ad esclusione degli spartitraffico, di 780mila metri quadrati: all’attuazione del Piano avremo una dotazione di ben oltre un milione e 600mila metri quadrati di nuove aree verdi. L’idea di dotare la città di aree verdi diffuse sul territorio è stata una delle scelte che hanno caratterizzato questo Prg. Basti pensare a questo proposito la zona a sud-est della città che sarà dotata di significative aree verdi: la prima è quella della zona ex-Silan, o quella in via Sigonio, dove sorgerà il secondo parco più grande della città.
Per quanto riguarda l’Edilizia economica popolare il 2009 ha visto la consegna di 12 alloggi di edilizia sovvenzionata realizzati in collaborazione con ACER e l’acquisto sul libero mercato di una palazzina di 12 appartamenti che avranno la medesima destinazione, per andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Sempre sul fronte Erp nel 2010 saranno costruiti altri 7 alloggi grazie alla ristrutturazione di un edificio comunale a S. Croce. Nel prossimo anno saranno consegnati gli appartamenti ad affitto concordato realizzati nel comparto di via Morbidina dal soggetto attuatore del Piano Particolareggiato, in luogo della cessione dell’area PAI.
AMBIENTE
-RIFIUTI
Sulle tematiche ambientali non possiamo che mettere in evidenza il positivo dato del 56% di raccolta differenziata, un risultato reso possibile dall’introduzione del sistema porta a porta. Carpi è il primo comune di medie dimensione in provincia per quanto riguarda la raccolta differenziata, e supera con un anno di anticipo rispetto ai tempi concordati l’obiettivo provinciale del 55%. Entro il 2010 estenderemo ulteriormente questo sistema di raccolta, arrivando a coprire tutta la parte urbana della città tranne il centro storico e la zona industriale. Crediamo che si potrà così superare la soglia del 60% nel corso dell’anno. Gli investimenti necessari per il prossimo anno sul versante della gestione rifiuti porteranno ad un incremento del 2,5% della tariffa. Tradotto in termini monetari, significa che una famiglia media di 4 persone vedrà un aumento di costo pari a 4\5 euro all’anno. Crediamo che questo piccolo sacrificio sia più che giustificabile a fronte del significativo benessere di carattere ambientale che si riceve come comunità.
Il progetto più significativo relativo alle tematiche ambientali è rappresentato dal Parco Eco-tecnologico (PETER-MAR), progetto interamente finanziato da Regione Emilia Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Questo progetto nasce da un percorso condiviso e partecipato di Agenda 21, sottoscritto poi da diversi enti come i Comuni delle Terre d’argine, Provincia, Regione, Aimag, Tred Carpi e Care. Sarà un laboratorio industriale per l’educazione, la formazione e la ricerca applicata nel campo del recupero di materia dai rifiuti. Si realizzerà un edificio dimostrativo in cui troveranno applicazione principi e tecniche di recupero dell’energia e della materia nell’edilizia, un edificio quindi che abbia le seguenti caratteristiche: massimizzare il recupero di materia e minimizzare i costi di costruzione (e manutenzione), così come il consumo di risorse (edificio zero CO2 emissions). L’intento poi è quello di realizzare un edificio “attivo” che, sfruttando gli incentivi attualmente disponibili per l’immissione in rete dell’energia prodotta, oltre a consumare il minimo indispensabile, produca reddito in Conto energia, rendendo l’intervento un vero e proprio ausilio didattico in opera.
-ARIA
Anche quest’anno Carpi ha aderito al protocollo d’intesa con la Regione sui provvedimenti di limitazione al traffico. Tale protocollo ci permette con azioni concrete e radicate nel tempo di attuare politiche di riduzione dei livelli di inquinanti presenti nell’aria. Sempre grazie a questo protocollo abbiamo avuto accesso a finanziamenti utili per la conversione delle autovetture private da benzina a carburanti più ecologici quali metano e gpl, oltre che a contributi per la realizzazione di rotonde, e sulla estensione della rete ciclo-pedonale.
-ENERGIA
Sui temi legati al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, voglio ricordare al Consiglio comunale che già nel 2003 la Giunta ha approvato un provvedimento che aveva lo scopo di promuovere nel campo dell’edilizia privata una maggiore sensibilità su questi temi, mettendo in campo riduzioni e restituzione di parte degli oneri di urbanizzazione secondaria. Dalla approvazione di tale delibera ad oggi sono stati presi in considerazione 34 interventi per un valore di 450mila euro restituiti. Nel 2008 abbiamo poi approvato il nuovo Regolamento edilizio nel quale abbiamo inserito nuove norme, facendole diventare obbligatorie e cogenti, sempre sui temi della bio-edilizia e del risparmio energetico. Abbiamo in corso un protocollo di intesa con Aimag per dotare due plessi scolastici di impianti fotovoltaici, mentre impianti solari termici sono stati già realizzati in due palestre e una scuola.
Si proverà a costituire un ufficio energia che abbia un ambito inter-assessorile, con l’obbiettivo non solo di ridurre i consumi e migliorare gli standard energetici degli edifici pubblici, ma di costruire sinergie con il territorio per rendere più efficienti anche gli edifici privati.
-VERDE PUBBLICO
Come già anticipato è nostra intenzione arrivare entro il 2010 ad un regolamento del Verde pubblico che permetta una valorizzazione ed una tutela del nostro patrimonio cittadino. Occorrerà ripensare anche al tema della gestione del nostro patrimonio verde e per farlo crediamo sia necessario avviare una sperimentazione, usando fantasia e pragmatismo, che ci permetta di mettere a valore le tante energie positive presenti in città, come il volontariato e i comitati di quartiere, attuando una vera politica sussidiaria. Crediamo anche che sia giunto il tempo di ampliare l’offerta di aree verdi quali gli orti, gestiti non solo da pensionati. Sviluppando in questo modo una cultura del prodotto a chilometro zero e biologico. A fronte di questa disponibilità di aree dedicate si possono instaurare reciproci rapporti con privati in ordine ad una presa in carico della manutenzione ordinaria di parte del patrimonio di verde pubblico.
POLITICHE TERRITORIALI
URBANISTICA
Come accennato in premessa anche il Comune di Carpi non è sfuggito alla generale crisi del settore edilizio, che ha fatto segnare un notevole decremento delle nuove realizzazioni. Per questo motivo si ritiene opportuno non apportare modifiche al dimensionamento del Piano Regolatore, le cui potenzialità dovrebbero essere sufficienti fino alla sua naturale scadenza del 2012. Sarà invece l’occasione per iniziare il dibattito sul Piano Strutturale Comunale la cui redazione sarà fatta assieme al Comune di Novi di Modena.
Sul fronte della collaborazione tra i quattro Comuni dell’Unione delle Terre d’argine si segnala la formazione della Commissione intercomunale per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio. E’ intenzione di questa amministrazione quindi procedere all’aggiornamento dello strumento di programmazione e governo del territorio, dotando Carpi di un suo Piano Strutturale (PSC), di un nuovo Regolamento edilizio urbano e di un Piano Operativo. Queste dotazioni saranno gli strumenti per governare lo sviluppo futuro della città per i prossimi decenni. Con l’inizio della fase di elaborazione del PSC sarà opportuno aprire un confronto di idee con la città e nella città, sperimentando nuove formule di urbanistica partecipata: in quanto sarà necessario studiare quartiere per quartiere forme e strumenti per riqualificare parti di città sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista energetico. Saremo chiamati ad individuare gli assi fondamentali delle infrastrutture e dei collegamenti con la provincia, la regione e l’Europa, definendo insieme quale ruolo vogliamo dare a Carpi.
L’idea di una “crescita sostenibile” della città ha guidato da sempre le scelte delle amministrazioni comunali che si sono succedute. L’idea della realizzazione di un grande bosco in città è nel segno della continuità di questa linea guida di sviluppo urbano. Come abbiamo ribadito più volte e deciso con un ordine del giorno in questo Consiglio. Crediamo che questa scelta dia il segno e il senso dello sforzo che vogliamo mettere in campo su una serie di politiche e strumenti che caratterizzino Carpi come una città impegnata a valorizzare il suo patrimonio verde e che mette in campo politiche ambientali serie e rigorose.
Il Prg2000 è uno strumento che ha permesso di creare nuove opportunità di sviluppo: basti pensare che grazie alla perequazione sono stati ceduti all’ente locale terreni per aumentare la dotazione di verde pubblico o di aree per politiche abitative integrate. Carpi prima del Prg2000 aveva una dotazione di aree verdi, ad esclusione degli spartitraffico, di 780mila metri quadrati: all’attuazione del Piano avremo una dotazione di ben oltre un milione e 600mila metri quadrati di nuove aree verdi. L’idea di dotare la città di aree verdi diffuse sul territorio è stata una delle scelte che hanno caratterizzato questo Prg. Basti pensare a questo proposito la zona a sud-est della città che sarà dotata di significative aree verdi: la prima è quella della zona ex-Silan, o quella in via Sigonio, dove sorgerà il secondo parco più grande della città.
Per quanto riguarda l’Edilizia economica popolare il 2009 ha visto la consegna di 12 alloggi di edilizia sovvenzionata realizzati in collaborazione con ACER e l’acquisto sul libero mercato di una palazzina di 12 appartamenti che avranno la medesima destinazione, per andare incontro alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. Sempre sul fronte Erp nel 2010 saranno costruiti altri 7 alloggi grazie alla ristrutturazione di un edificio comunale a S. Croce. Nel prossimo anno saranno consegnati gli appartamenti ad affitto concordato realizzati nel comparto di via Morbidina dal soggetto attuatore del Piano Particolareggiato, in luogo della cessione dell’area PAI.
AMBIENTE
-RIFIUTI
Sulle tematiche ambientali non possiamo che mettere in evidenza il positivo dato del 56% di raccolta differenziata, un risultato reso possibile dall’introduzione del sistema porta a porta. Carpi è il primo comune di medie dimensione in provincia per quanto riguarda la raccolta differenziata, e supera con un anno di anticipo rispetto ai tempi concordati l’obiettivo provinciale del 55%. Entro il 2010 estenderemo ulteriormente questo sistema di raccolta, arrivando a coprire tutta la parte urbana della città tranne il centro storico e la zona industriale. Crediamo che si potrà così superare la soglia del 60% nel corso dell’anno. Gli investimenti necessari per il prossimo anno sul versante della gestione rifiuti porteranno ad un incremento del 2,5% della tariffa. Tradotto in termini monetari, significa che una famiglia media di 4 persone vedrà un aumento di costo pari a 4\5 euro all’anno. Crediamo che questo piccolo sacrificio sia più che giustificabile a fronte del significativo benessere di carattere ambientale che si riceve come comunità.
Il progetto più significativo relativo alle tematiche ambientali è rappresentato dal Parco Eco-tecnologico (PETER-MAR), progetto interamente finanziato da Regione Emilia Romagna e Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. Questo progetto nasce da un percorso condiviso e partecipato di Agenda 21, sottoscritto poi da diversi enti come i Comuni delle Terre d’argine, Provincia, Regione, Aimag, Tred Carpi e Care. Sarà un laboratorio industriale per l’educazione, la formazione e la ricerca applicata nel campo del recupero di materia dai rifiuti. Si realizzerà un edificio dimostrativo in cui troveranno applicazione principi e tecniche di recupero dell’energia e della materia nell’edilizia, un edificio quindi che abbia le seguenti caratteristiche: massimizzare il recupero di materia e minimizzare i costi di costruzione (e manutenzione), così come il consumo di risorse (edificio zero CO2 emissions). L’intento poi è quello di realizzare un edificio “attivo” che, sfruttando gli incentivi attualmente disponibili per l’immissione in rete dell’energia prodotta, oltre a consumare il minimo indispensabile, produca reddito in Conto energia, rendendo l’intervento un vero e proprio ausilio didattico in opera.
-ARIA
Anche quest’anno Carpi ha aderito al protocollo d’intesa con la Regione sui provvedimenti di limitazione al traffico. Tale protocollo ci permette con azioni concrete e radicate nel tempo di attuare politiche di riduzione dei livelli di inquinanti presenti nell’aria. Sempre grazie a questo protocollo abbiamo avuto accesso a finanziamenti utili per la conversione delle autovetture private da benzina a carburanti più ecologici quali metano e gpl, oltre che a contributi per la realizzazione di rotonde, e sulla estensione della rete ciclo-pedonale.
-ENERGIA
Sui temi legati al risparmio energetico e all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, voglio ricordare al Consiglio comunale che già nel 2003 la Giunta ha approvato un provvedimento che aveva lo scopo di promuovere nel campo dell’edilizia privata una maggiore sensibilità su questi temi, mettendo in campo riduzioni e restituzione di parte degli oneri di urbanizzazione secondaria. Dalla approvazione di tale delibera ad oggi sono stati presi in considerazione 34 interventi per un valore di 450mila euro restituiti. Nel 2008 abbiamo poi approvato il nuovo Regolamento edilizio nel quale abbiamo inserito nuove norme, facendole diventare obbligatorie e cogenti, sempre sui temi della bio-edilizia e del risparmio energetico. Abbiamo in corso un protocollo di intesa con Aimag per dotare due plessi scolastici di impianti fotovoltaici, mentre impianti solari termici sono stati già realizzati in due palestre e una scuola.
Si proverà a costituire un ufficio energia che abbia un ambito inter-assessorile, con l’obbiettivo non solo di ridurre i consumi e migliorare gli standard energetici degli edifici pubblici, ma di costruire sinergie con il territorio per rendere più efficienti anche gli edifici privati.
-VERDE PUBBLICO
Come già anticipato è nostra intenzione arrivare entro il 2010 ad un regolamento del Verde pubblico che permetta una valorizzazione ed una tutela del nostro patrimonio cittadino. Occorrerà ripensare anche al tema della gestione del nostro patrimonio verde e per farlo crediamo sia necessario avviare una sperimentazione, usando fantasia e pragmatismo, che ci permetta di mettere a valore le tante energie positive presenti in città, come il volontariato e i comitati di quartiere, attuando una vera politica sussidiaria. Crediamo anche che sia giunto il tempo di ampliare l’offerta di aree verdi quali gli orti, gestiti non solo da pensionati. Sviluppando in questo modo una cultura del prodotto a chilometro zero e biologico. A fronte di questa disponibilità di aree dedicate si possono instaurare reciproci rapporti con privati in ordine ad una presa in carico della manutenzione ordinaria di parte del patrimonio di verde pubblico.