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Chi sono:
- Simone Tosi
- Nato a gennaio del 1974 a Carpi, diplomato presso l’istituto G. Vallauri, si iscrive a Storia Contemporanea a Bologna. Ha svolto attività ricreative con l’Arciragazzi organizzando campi gioco e soggiorni estivi. Nel 1994 viene nominato segretario della Sinistra Giovanile, incarico che ricopre fino al 1997. Nel 2000 viene nominato responsabile organizzativo dei Ds, tre anni dopo viene eletto Segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, carica che riveste fino alla fine del 2006. In Consiglio comunale ininterrottamente dal 1995 è stato capogruppo (anche nel consiglio delle Terre d'argine. Sposato con Valeria, ha un bambino, Giacomo, di tre anni. Nella Giunta Campedelli: Assessore con delega per le seguenti materie: Pianificazione Urbanistica – Edilizia Privata – Servizi Ambientali ed Energetici.
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mercoledì 28 ottobre 2009
(www.simonetosi.it)
Le primarie sono finite ( fase 1), con uno straordinario risultato, che supera tutte le più rosee aspettative. Tante donne e uomini hanno voluto ridare forza al progetto del Partito Democratico, con un gesto semplice ma molto simbolico, quello di votare il loro segretario nazionale e regionale.
La fase congressuale è terminata, il Pd ha un suo segretario e un suo gruppo dirigente, quello che ora dobbiamo fare è semplice, (fase 2) coltivare e costruire l’unità del partito, responsabilità che spetta a tutti, vinti e vincitori, e con questa costruire proposte politiche forti, che sappiano mettere in difficoltà la destra, dettando noi l’agenda della discussione.
Ne avremo la capacità? Credo che i tre milioni di persone che sono andate a votare domenica scorsa si aspettino questo. Spetta a noi trasformare questa speranza in realtà, spetta a noi mantenere l’entusiasmo, la passione che domenica si è manifestata conforza.
Spetta a tutti “sporcarsi le mani” a nessuno è permesso in questa fase mettersi alla finestra aspettando che qualcosa cambi.
Le primarie sono finite ( fase 1), con uno straordinario risultato, che supera tutte le più rosee aspettative. Tante donne e uomini hanno voluto ridare forza al progetto del Partito Democratico, con un gesto semplice ma molto simbolico, quello di votare il loro segretario nazionale e regionale.
La fase congressuale è terminata, il Pd ha un suo segretario e un suo gruppo dirigente, quello che ora dobbiamo fare è semplice, (fase 2) coltivare e costruire l’unità del partito, responsabilità che spetta a tutti, vinti e vincitori, e con questa costruire proposte politiche forti, che sappiano mettere in difficoltà la destra, dettando noi l’agenda della discussione.
Ne avremo la capacità? Credo che i tre milioni di persone che sono andate a votare domenica scorsa si aspettino questo. Spetta a noi trasformare questa speranza in realtà, spetta a noi mantenere l’entusiasmo, la passione che domenica si è manifestata conforza.
Spetta a tutti “sporcarsi le mani” a nessuno è permesso in questa fase mettersi alla finestra aspettando che qualcosa cambi.