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Chi sono:
- Simone Tosi
- Nato a gennaio del 1974 a Carpi, diplomato presso l’istituto G. Vallauri, si iscrive a Storia Contemporanea a Bologna. Ha svolto attività ricreative con l’Arciragazzi organizzando campi gioco e soggiorni estivi. Nel 1994 viene nominato segretario della Sinistra Giovanile, incarico che ricopre fino al 1997. Nel 2000 viene nominato responsabile organizzativo dei Ds, tre anni dopo viene eletto Segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, carica che riveste fino alla fine del 2006. In Consiglio comunale ininterrottamente dal 1995 è stato capogruppo (anche nel consiglio delle Terre d'argine. Sposato con Valeria, ha un bambino, Giacomo, di tre anni. Nella Giunta Campedelli: Assessore con delega per le seguenti materie: Pianificazione Urbanistica – Edilizia Privata – Servizi Ambientali ed Energetici.
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I costi imprevisti del nucleare finlandese colpiscono la francese Areva. Un monito per l’Italia
E' quanto emerge dalle dichiarazioni di Anne Lauvergeon, direttore esecutivo di Areva, la società francese che sta realizzando l'impianto finlandese. Allo stato attuale, infatti, non è possibile prevedere quanto verrà a costare il reattore al termine dei lavori di costruzione.
Nel solo primo semestre del 2009 le spese impreviste per Olkiluoto3 si sono aggirate sui 550 milioni di euro portando l'extra-budget oggi prevedibile a 2,6 miliardi di euro. Risultato: profitti operativi quasi azzerati, che sommati ai tre anni di ritardo sui lavori rappresentano uno scenario a dir poco preoccupante.
Ma perché all'Italia dovrebbero interessare i profitti di un'azienda francese? Semplice, perché anche l'Italia, con l'accordo stipulato a febbraio con la Francia, ha deciso di costruire quattro reattori Epr sul proprio suolo (con buone probabilità in partnership con Areva).
Non solo. Pensate forse che i problemi di sicurezza riscontrati nel cantiere, i ritardi nei lavori, le diatribe economiche per la definizione delle responsabilità fra Areva e Tvo, l'azienda finlandese che ha commissionato il lavoro, si abbatteranno solo sui profitti delle aziende? Neanche per sogno. I miliardi di euro in surplus saranno pagati in bolletta dai consumatori finlandesi. Stesso discorso per i contribuenti francesi, proprietari del 91% di Areva.
Sicuramente un monito importante per il nostro paese.