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Nato a gennaio del 1974 a Carpi, diplomato presso l’istituto G. Vallauri, si iscrive a Storia Contemporanea a Bologna. Ha svolto attività ricreative con l’Arciragazzi organizzando campi gioco e soggiorni estivi. Nel 1994 viene nominato segretario della Sinistra Giovanile, incarico che ricopre fino al 1997. Nel 2000 viene nominato responsabile organizzativo dei Ds, tre anni dopo viene eletto Segretario cittadino dei Democratici di Sinistra, carica che riveste fino alla fine del 2006. In Consiglio comunale ininterrottamente dal 1995 è stato capogruppo (anche nel consiglio delle Terre d'argine. Sposato con Valeria, ha un bambino, Giacomo, di tre anni. Nella Giunta Campedelli: Assessore con delega per le seguenti materie: Pianificazione Urbanistica – Edilizia Privata – Servizi Ambientali ed Energetici.

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venerdì 13 novembre 2009
Ieri sera durante il consiglio comunale è stata approvata la delibera che mette a gara la gestione dell'aera ex-crea. Questa è la tracia del mio intervento:

Inquadriamo il punto in discussione questa sera:
· L’area in questione è stata affidata verso la fine degli anni ’80, più precisamente nel 1987 alla cooperativa CREA, (Centro Riproduzione, Essenze, Autoctone). Esperienza unica nel panorama provinciale per quegli anni.
· Nel 1996 la Coop Crea si pone in liquidazione attraverso una assemblea straordinaria.
· Sempre in quell’anno il sig. Berttelli Franco acquisisce i beni della cooperativa e il nome, e subentra come affidatario dell’area.
· La vicenda comincia a complicarsi con il nuovo affidatario che ritarda i pagamenti del canone e non ottempera appieno alla convenzione stipulata. Si arriva così giugno 2005 in cui l’amministrazione manda una lettera di disdetta con richiesta di liberazione dell’immobile e del terreno.
· Il 19 ottobre 2006 con l’intervento del ufficiale giudiziario ci viene riconsegnata l’area
· Una area che è stata utilizzata per quasi 20 anni come vivaio.
· Nel 2007 un gruppo di associazioni ambientaliste della città, Orma in testa, presenta un progetto di utilizzo dell’area, come centro di recupero fauna selvatica e come centro di recupero essenze autoctone, con relativo parco didattico aperto durate la settimana in alcuni giorni per le visite scolastiche e dei singoli cittadini. Va ricordato che questa richiesta era nata prima della individuazione ed assegnazione dell’oasi la Francesa e della individuazione per l’associazione ORMA della sede di S. Marino. Oggi ad incontri svolti con alcune di queste associazioni esse hanno ritirato il loro interesse su questa zona. (nel bando però lasciamo la porta aperta al mondo del volontariato ambientalista)





Veniamo alla delibera in discussione, siamo chiamati a decidere come utilizzare questa area che è di 15mila e 500 metri quadrati.

L’idea è quella di predisporre una gara di affidamento in concessione per esercitare una attività economica compatibile con onere di tutela e salvaguardia del Biotopo (vita floro-faunistica presente in una specifica area), con l’onere di manutenzione e del mantenimento del parco didattico adiacente.

Quindi in sintesi l’idea è quella di rendere fruibile l’area che ad oggi non è possibile vedere e frequentare.

Nella proposta che sottoponiamo alla attenzione ed alla approvazione del consiglio si propone di individuare una divisione dell’area in due zone (A) quella per l’attività economica compatibile, nella zona (B) la parte da dedicare a parco didattico.
Quando parliamo di “attività economica compatibile” si indicano come attività ammesse:
- Floricoltura, coltivazione di piante ornamentali, commercializzazione di prodotti inerenti all’esercizio. Quindi attività vivaistiche.

Il Canone base di gara è di 5000euro calcolato in questo modo, 15000eruo canone area, a cui va sottratto il costo di 10mila euro per la manutenzione della restante area.
Si propone come periodo di affidamento diciotto anni, valutato come tempo minimo indispensabile per l’ammortamento degli investimenti fatti sull’area dal soggetto che si aggiudicherà la gara.

Potranno partecipare al Bando di Gara, soggetti privati, cooperative sociali, associazioni ambientaliste, persone fisiche.

Si tenga presente che i criteri di valutazione del bando sono tarati in modo tale da favorire le offerte che hanno dei contenuti innovativi e migliorativi sul progetto e non sulla offerta economica. Infatti su un punteggio totale di 100, 60 punti vengono affidati sul progetto e 40 sull’offerta economica.

Ad esempio progetti sui quali la zona economicamente compatibile si riduce a beneficio della parte dedicata a parco didattico, si assegnano 20 punti, oppure si assegnano 15 punti sul piano delle manutenzione e del loro cronoprogramma, 10 punti chi presenta il progetto migliore di tutela della flora esistente, ed ancora, altri 10 punti sui percorsi didattici con relativa cartellonistica informativa, in più se nella parte economicamente compatibile saranno piantate piante autoctone da mettere a disposizione dell’ente locale si aggiudicheranno altri 10 punti ed infine si assegnano 5 punti ai progetti che vedano una sinergia con il mondo dell’associazionismo ambientalista locale.

I restanti 40 punti verranno assegnati alla offerta economica più vantaggiosa.